Gallipoli, la meta più ambita del Salento

Gallipoli, la meta più ambita del Salento

Aprile 25, 2021 Off Di Kurt Jacobs

Gallipoli, la perla dello Ionio, città di mare, con le paranze dei pescatori di ritorno dalla pesca all’imbrunire; “città bella”, fresca dei profumi del mare, del vivace lavorio sui moli, del via-vai di turisti.

La località turistica di Gallipoli, centro antico e affascinante, ricco di storia: viva nell’arte delle sue chiese, nel Barocco locale che anima facciate e altari; nell’intricato disegno dell’abitato medioevale, nel ricordo delle vecchie torri costiere.

Gallipoli è comunità ospitale, come molti centri del Salento; invitante nella sua cucina della tradizione, fra piccoli ristoranti del centro storico, e dolci soste ai caffè all’aperto.

Le sue bellezze sono molteplici, naturali e storiche; tali da renderla una delle mete più incantevoli dell’estrema terra pugliese.

L’eredità storica nelle architetture

Le sue origini sono da ricercare nella cultura greca, e, ancor prima, in quella messapica, secondo studi che pongono importanti legami con il centro dell’antica Alezio. Le differenti dominazioni nel corso dei secoli hanno lasciato le loro eredità culturali, arricchendo la cittadina e imprimendo il loro segno nelle architetture civili e religiose.

A tal riguardo, è opportuno far riferimento ad alcune opere specifiche, emblematiche, come ad esempio l’imponente castello angioino, superba fortificazione, lambita dal mare su buona parte del suo perimetro. Esso fu oggetto, nel tempo, di diverse, importanti modifiche, volte a renderlo inespugnabile, specie in riferimento alle minacce provenienti dal mare; in particolar modo nei riguardi delle scorrerie saracene. La sua struttura centrale contempla quattro torri, più tardi dotata di una quinta, nota come Il Rivellino.

Sorto sulla propaggine occidentale dell’attuale territorio gallipolino, ossia un isolotto, su cui insiste l’antico centro medioevale – collegato alla terraferma, quindi all’abitato moderno, da un ponte –, il castello s’innalza sulle numerose imbarcazioni che fendono l’acqua dei due porti: quello commerciale e quello dei pescatori.

Il primo, il porto mercantile, ha rivestito importanza cruciale nel XVIII secolo, quale centro di partenza, per tutta Europa, dell’olio lampante prodotto in Salento. Mentre il secondo, detto Peschereccio, più antico, è dedicato alle attività dei pescatori. Nei suoi paraggi, vicino al ponte, è possibile ammirare la Fontana greca, realizzata in età rinascimentale, narrante temi della mitologia classica, scolpiti sui suoi due prospetti.

Chiese e riti devozionali

Fra i tesori artistici gallipolini figurano a pieno titolo diverse chiese.

Una in particolare, la Cattedrale di Santa Agata, stupisce per il movimento impresso dalle forme del Barocco, sulla facciata popolata di statue– fra cui la Titolare della Chiesa e santi quali San Fausto e San Giovanni Crisostomo – e nell’interno a tre navate, riccamente corredato di dipinti di insigni Maestri; i quali raffigurarono storie dell’antico e nuovo Testamento, oltre che effigi di Santi.

Piuttosto prossimo alla Cattedrale, si situa il Museo della Diocesi; mentre, più a est, appena lasciato l’isolotto, ci si imbatte in un altro importante sito religioso, qual è il Santuario della Madonna del Canneto: il quale presidia il piazzale dove sorgono la bella chiesetta di Santa Cristina (festeggiamenti il 23 e 24 luglio) e la Fontana greca.

Riguardo al Santuario della Madonna del Canneto – o della Visitazione –, edificio barocco dal portico a tre arcate, innalzato su preesistente chiesa, esso è legato alla leggenda del ritrovamento, presso un canneto, del quadro della Santissima Vergine, ad opera di un pescatore. Il 2 luglio, giorno dei solenni festeggiamenti in onore della Madonna della Visitazione, una processione porta la statua della Vergine lungo il mare. Questa celebrazione, particolarmente sentita dalla popolazione, è una delle tante manifestazioni religiose della città; alcune delle quali legate al mare e alla sua benedizione da parte di Dio.

Il paesaggio: lidi e riserve naturali

Come visto sino ad ora, i tesori d’ordine artistico di Gallipoli, sono intimamente legati alla sua vocazione marittima, al paesaggio marino. Componente, quella naturale, che connota fortemente l’identità del luogo, e si rivela nell’incanto delle sue spiagge, nonché delle riserve naturali. La piatta isola di Sant’Andrea, a poca distanza dal lungomare, territorio protetto, rientra nel più ampio parco regionale di Punta Pizzo; mentre lidi come Torre San Giovanni o Baia Verde di Gallipoli si attestano fra i più noti e attrattivi della riviera gallipolina. Forti della loro bellezza, continuano ad accogliere, negli anni, chi sa riconoscerla e rispettarla.