Commissione Europea: riduzione di pile non ricaricabili entro il 2024

Commissione Europea: riduzione di pile non ricaricabili entro il 2024

Ottobre 28, 2022 Off Di Kurt Jacobs

Al fine di centrare gli obiettivi del Green New Deal, i quali puntano a raggiungere, entro il 2050, la neutralità climatica, l’Unione Europea ha studiato delle norme volte a ridurre l’impatto ambientale delle componenti elettroniche, compreso quello delle batterie dei veicoli e delle pile aa o altre pile portatili. L’obiettivo è quello di ridurre la produzione di rifiuti, elettrici e non, difficili da smaltire, e di favorire, per quanto possibile, un’economia di tipo circolare, la quale punti alla messa in commercio di prodotti di lunga durata, realizzati con materiali che abbiano un basso impatto sull’ambiente.

Pile non ricaricabili: gli obiettivi della Commissione Europea

La Commissione Europea, impegnata nella ricerca di soluzioni attive e realmente applicabili volte a ridurre l’inquinamento e a salvaguardare la salute del pianeta, ha votato alcune nuove norme riguardanti le batterie, comprese le comuni pile stilo aa e aaa, acquistabili presso rivenditori specializzati come il sito di RS, sempre attento alla qualità dei prodotti e al rispetto delle normative.

Nello specifico, tra gli obiettivi della Commissione UE rientrano:

miglioramento delle prestazioni delle batterie aa, aaa, nonché di quelle per i veicoli e i dispositivi tecnologici, come gli smartphone. In particolare, dovranno essere realizzate in modo tale da durare più a lungo;

etichettatura completa e corretta, che permetta di identificare immediatamente le batterie non ricaricabili da quelle ricaricabili, nonché di valutare i materiali utilizzati per la realizzazione;

attenzione alla sostenibilità, legata non solo alla durata delle batterie, ma anche alla scelta dei materiali. Questi dovranno, in particolare, essere stati realizzati seguendo tutte le direttive di rispetto dell’ambiente, come l’utilizzo di materiali riciclati, e di sicurezza.

Tra gli obiettivi, rientra anche l’ottimizzazione dei sistemi di raccolta e di riciclo di tutti i tipi di pile e batterie.

Il riciclo delle pile doppia a e simili: come fare

Già oggi è possibile fare la propria parte e mettere in atto soluzioni virtuose volte a ridurre l’impatto che gesti, azioni e abitudini quotidiane hanno sull’ambiente, compreso il corretto smaltimento delle batterie.

Prendiamo come esempio le batterie doppia a non ricaricabili, ossia le classiche pile stilo, tra le più utilizzate per l’alimentazione di piccoli dispositivi elettrici come telecomandi e torce. I materiali con cui vengono realizzate le fanno rientrare tra i cosiddetti “rifiuti speciali pericolosi”; per questo motivo, è molto importante non buttarle nell’indifferenziato, ma smaltirle in modo corretto, ossia ricorrendo ai punti di raccolta presenti in tutte le città oppure consegnandole, quando sono esauste, ai negozi adibiti al ritiro o alle isole ecologiche.

Già oggi il riciclo delle pile consente di recuperare e reimmettere sul mercato oltre il 60% di materiale, il quale potrà essere utilizzato, tra le altre cose, per la produzione di cavi elettrici, pentole e argenteria.

Ottimizzare l’utilizzo delle pile aa

Oltre al riciclo, per ridurre l’impatto ambientale delle batterie aa o di qualsiasi altro tipo di batteria, è importante utilizzarle nel modo corretto, evitando, per esempio, di lasciare accesi i dispositivi alimentati a pile quando non li si utilizza. Molto importante inoltre verificare sempre, prima di gettare via le pile, che queste siano completamente esauste. Per fare questo, è possibile provarle su un altro dispositivo.