Ristrutturare casa: il bagno per disabili, quali soluzioni offre il mercato

Ristrutturare casa: il bagno per disabili, quali soluzioni offre il mercato

Novembre 29, 2022 Off Di Kurt Jacobs

La vita quotidiana di un disabile e di una persona anziana con difficoltà motorie può essere soddisfacente a patto che vengano superate difficoltà create da barriere architettoniche come le rampe di scale oppure i vincoli imposti da un bagno concettualmente obsoleto e minimal in fatto di spazio utile per le manovre. Vediamo le soluzioni proposte dal mercato per chi vuole ristrutturare il bagno rendendolo effettivamente fruibile da chiunque.

La ristrutturazione del bagno per renderlo adatto ai disabili

Sovente ci si lamenta della presenza di barriere architettoniche in luoghi pubblici che limitano la libertà e l’indipendenza di disabili e persone alle prese con difficoltà motorie. Però, il più delle volte ci si dimentica di problematiche ancora più serie presenti nell’ambiente privato in cui si vive con particolare riferimento al bagno. Considerando quante volte nell’arco di 24 ore si utilizza questa zona della casa è comprensibile e indispensabile pensare a interventi di ristrutturazione che permettano di sfruttare alcune soluzioni proposte dal mercato per rendere il bagno fruibile e adatto per i disabili. Ci sono tanti accessori e prodotti che possono essere utilizzati e che peraltro consentono di accedere alle agevolazioni fiscali per nulla secondaria. Tuttavia, per poter avere a disposizione questa opportunità e per arrivare a un progetto finale effettivamente soddisfacente è necessario conoscere le abitudini quotidiane e soprattutto le normative che sono state sviluppate per questo settore riguardanti gli misure minimi da rispettare. Prima di procedere in questo percorso è bene avere sempre a mente che il principale obiettivo sia la razionalità e la praticità lasciando in secondo piano l’aspetto estetico.

Cosa prevede la normativa

Come avviene per la gran parte di interventi di ristrutturazione, anche la realizzazione di un bagno per disabili prevede una normativa da rispettare. In particolare, il riferimento è alla legge numero 13 del 1989 che prevede una serie di disposizioni che permettono di facilitare l’abbattimento delle barriere architettoniche in un ambiente residenziale. Queste normative hanno come principale obiettivo quello di migliorare la vivibilità in casa degli anziani con problematiche motorie ma anche e soprattutto dei disabili che sono costretti a stare su una sedia a rotelle. La normativa parla da soprattutto degli spazi che devono essere tali per garantire l’accesso al bagno a tutte le persone presenti in casa, anche con la classica carrozzella. Partendo da questi elementi, bisogna rivedere un po’ tutto il concetto del bagno compreso il rifacimento dell’impianto idrico. Infatti, potrebbe essere necessario spostare uno dei pezzi sanitari per creare maggiore spazio tra i vari elementi e permettere a chiunque di muoversi senza problemi e vincoli architettonici. Da tenere in considerazione che occorre anche installare degli appositi maniglioni sia sulle pareti sia sul pavimento per dare modo al disabile di far leva sugli arti superiori per muoversi in totale sicurezza e avere stabilità, abbattendo il rischio di un incidente domestico. La migliore opzione possibile è di affidarsi a una ditta specializzata che vanti anni di esperienza nella realizzazione di bagni per disabili e quindi conosca tutte le esigenze oltre che le normative. Fra i siti delle aziende che abbiamo consultato per avere una panoramica aggiornata sui prodotti, ci permettiamo di segnalare la sezione bagni disabili del sito di Centaurus Rete Italia, che ci è sembrata fra le più complete, ma ce ne sono molte altre, basta utilizzare i motori di ricerca. Fare un buon lavoro è soprattutto importante per chi utilizza il bagno e per evitare tante problematiche che rendono la quotidianità molto più pesante e complessa di quanto sia effettivamente.

La questione delle misure

Nella normativa di riferimento si parla soprattutto di misure minime e di spazi da lasciare per consentire alla persona disabili di muoversi senza vincoli. Tuttavia, un buon progetto deve cercare di aumentare quanto più possibile queste dimensioni minime perché in questi casi è sempre meglio abbondare qualora sia possibile. Innanzitutto, in fase di progettazione è bene che tra i vari servizi ci sia una distanza minima di 85 cm soprattutto se i pezzi sanitari vengono posizionati l’uno dinanzi all’altro. Questa misura è dettata dal fatto che normalmente l’ingombro di una sedia a rotelle è di circa 80 cm che tuttavia diventano 95 nel caso in cui si scelga una sedia a rotelle di ultima generazione con motore elettrico per muoversi in autonomia. Questo significa che per mettersi al riparo da eventuali esigenze future sarebbe opportuno che la distanza sia almeno di 100 cm. Le dimensioni sono ovviamente sufficienti anche nel caso di persone anziane che per muoversi devono utilizzare un bastone oppure appoggiarsi ai vari maniglioni che vanno inseriti con una strategia ben definita. Inoltre, va ricordato che va permesso alla carrozzina una rotazione su sé stessa di 360° per cui bisognerebbe avere almeno uno spazio libero intorno ai 180 cm. Tra l’altro, ci sono anche altre dimensioni che vanno rispettate secondo quanto indicato dal decreto legge numero 236 del 1989 e in particolare che ci sia un minimo spazio di 180 x 180 cm e che la porta d’ingresso non sia di 70 cm come spesso accade ma abbia larghezza di almeno 85 cm per consentire la carrozzina di entrare.

Accessori e altre soluzioni utili

Le dimensioni minime del bagno che sono state evidenziate dalla normativa portano a pensare come migliore configurazione possibile quella con i vari pezzi sanitari e il lavabo dislocati sulle quattro pareti lasciando in mezzo quanto più spazio possibile per dare modo alla carrozzina di effettuare qualsiasi manovra senza vincoli. Contestualmente vanno inseriti i maniglioni che devono dare supporto alla persona per potersi appoggiare ed utilizzare ogni singolo pezzo sanitario senza problemi. In tal senso è utile utilizzare dei sanitari sospesi e dei rubinetti a leva clinica per poter aprire e chiudere l’acqua senza problemi. La porta che permette l’accesso nel bagno, preferibilmente deve essere con apertura scorrevole oppure l’anta deve andare verso l’esterno per non intralciare la zona interna. In aggiunta, per garantire massima sicurezza e per dare la possibilità di richiedere soccorso in caso di esigenza, è prevista l’installazione di un campanello. Altra utile valutazione che molto spesso viene però disattesa è quella di inserire una porta che preveda una serratura con manopola a giro piuttosto che quelle tradizionali con la chiave perché più semplice da azionare. Tra l’altro ,sarebbe buona norma che la serratura possa essere azionabile da fuori al bagno e non all’interno per consentire così un intervento di supporto in caso di emergenza. Tornando alla questione dei pezzi sanitari, devono essere preferibilmente sospesi e con un’altezza di 45 cm da terra per rendere più semplice la manovra di avvicinamento della carrozzina. Invece, i vari corrimano vanno installati a 80 cm. Particolare attenzione va effettuata anche nell’installazione del lavabo che deve essere sempre 80 cm da terra mentre gli specchi tra i 95 e i 175 cm. Infine, per quanto il box doccia è preferibile alla vasca con sportello perché permette maggiore praticità con l’accortezza di scegliere un piatto in linea con l’altezza del pavimento per non creare pericolosi scalini e realizzati con materiali antisdrucciolo evitando così il rischio di cadute.

Bisogna precisare che le normative cambiano nel tempo e ogni caso è diverso dall’altro, quindi questo articolo è unicamente a scopo orientativo, bisogna sempre rivolgersi a professionisti qualificati che conoscano i prodotti e le normative vigenti e che sappiano dare le giuste indicazioni caso per caso.

Segnaliamo per completezza, fra le fonti web, questa risorsa ben fatta: https://www.laleggepertutti.it/290174_obbligo-di-bagno-per-disabili

 

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