Marcatura laser: cos’è, applicazioni alimentari, norma di legge

Marcatura laser: cos’è, applicazioni alimentari, norma di legge

Marzo 29, 2022 Off Di Kurt Jacobs

Siamo circondati da oggetti e la maggior parte di essi ha un’etichetta o una marcatura. Classificare, ordinare e tracciare l’origine di una merce sono operazioni importanti non solo per l’azienda, ma anche per il consumatore. I sistemi di marcatura certificano le caratteristiche di un prodotto e permettono alle persone di scegliere consapevolmente cosa acquistare.

Esistono diversi metodi per contrassegnare un oggetto e la marcatura laser è uno dei più efficienti. Rispetto alla classica marcatura a inchiostro, il laser è una tecnologia più affidabile, durevole ed ecologica. Per di più ha anche il vantaggio di poter essere applicata a uno spettro di materiali molto più ampio.

In questo articolo approfondiamo il funzionamento dei marcatori laser e ne analizziamo le applicazioni possibili.

Marcatura laser: cos’è

La marcatura laser è un’operazione che permette di mostrare direttamente su un prodotto dei codici identificativi che lo descrivono. Ogni materiale e merce ha le sue regole in fatto di labeling e marking e rispettarle significa poter rientrare nei parametri ISO che definiscono gli standard di qualità di un prodotto. Le principali tecniche di lavorazione laser sono l’annerimento della superficie, l’incisione e la marcatura profonda.

L’annerimento consiste nell’applicazione di uno strato di ossido sulla superficie del prodotto. In questo caso il laser viene utilizzato a basse potenze, solo quanto basta per scaldare e dunque annerire gusci, bucce, carta, legno e plastiche.

Nel caso dell’incisione invece il laser scalda tanto da asportare parte del materiale del prodotto generando un incavo che traccia la marcatura. L’incisione viene utilizzata quando si trattano materiali più resistenti.

Infine, la marcatura laser profonda viene utilizzata quando è richiesta una fenditura di un certo spessore, spesso nel campo dei processi industriali.

I sistemi di marcatura laser si distinguono anche in base alla sorgente utilizzata. Esistono i:

  • Laser a CO2, con potenze fino a 80 watt, adatti a marcature complesse destinate soprattutto ai settori cosmetico, farmaceutico e food&beverage.
  • Laser fibra che hanno una sorgente a luce pulsata trasmessa tramite fibra ottica. Sono la soluzione ideale per incidere materiali da imballaggio rigidi e di alta densità.
  • Laser a onde corte, che marcano a freddo con una risoluzione molto alta. Ottimo per le resine ad alta resistenza alla temperatura.

Applicazioni marcatura laser

Le applicazioni della marcatura laser sono moltissime e interessano quasi tutti i settori merceologici. In primis, il food&beverage. La marcatura nell’industria alimentare è fondamentale. Codici, etichette e contrassegni di vario tipo trovano spazio sui cibi con lo scopo di tutelare i consumatori, combattere la contraffazione e tracciare i passaggi della filiera.

Le marcature possono prevedere:

  • Codici alfanumerici: date di scadenza, codici PLU, lotti di produzione
  • Loghi e marchi commerciali
  • QR code e codici a barre
  • Contrassegni come quelli di Denominazione di Origine Controllata o Protetta.

L’industria alimentare non è l’unica tra le applicazioni possibili della marcatura laser. Il mondo della cosmesi e cura della persona, quello dei farmaci, degli imballaggi, delle vernici, ma anche quello della logistica, delle comunicazioni postali e dei lubrificanti utilizzano metodi di marcatura per i loro prodotti.

Marcatura laser alimentare: norma di legge

L’industria alimentare è una tra le applicazioni della marcatura laser per cui sussistono più norme in assoluto, in particolare volte a preservare l’integrità degli alimenti.

Oltre alle regole che stabiliscono cosa va riportato nelle marcature, è importante ricordare ciò che dice il Regolamento CE 1935/2004:

“i materiali e articoli destinati a venire a contatto, direttamente o indirettamente, con i prodotti alimentari devono essere prodotti in modo che, nelle normali o prevedibili condizioni d’uso, essi non trasferiscano all’alimento i loro componenti in quantità tali da: danneggiare la salute umana, portare a un’inaccettabile variazione nella composizione dell’alimento e portare a un deterioramento delle caratteristiche organolettiche”.

I sistemi di marcatura laser sono assolutamente sicuri e adatti a lavorare sugli alimenti in quanto si tratta di un processo senza contatto che non intacca la composizione del prodotto.